Essere Parma – L’ idea

Scrivere un romanzo su commissione è una esperienza affascinante.
 Ringrazio ACQUA DI PARMA per aver scelto di dare a me questa straordinaria committenza. 
L’idea, condivisa con il talento di Giovanni Gastel, che l’ha partorita, era di comunicare l’anima di Parma, città segreta e magnifica, legando alla sua grande storia il suo ruolo fondamentale nella creazione del Futuro. Parma come è stata e Parma come è adesso: una città viva e vitalissima, che ha saputo camminare in avanti portando sulle spalle
il suo eccezionale Passato.
 Parma, dunque, a due facce: allora e oggi.
 Giovanni Gastel, Artista meraviglioso, poeta e intellettuale di rara eleganza, mi ha ispirato con le sue visioni, che rapiscono i sensi più ancora che lo sguardo, aprendo prospettive impensate.
 Ho ideato un plot che coniuga il romanzo contemporaneo con il romanzo storico. Due facce per il romanzo che dice Parma, così come due facce ha Parma.
 Ho utilizzato una Lingua differente per l’oggi e l’allora. Ho costruito una struttura narrativa a doppio binario e ho incontrato Personaggi che si parlano attraverso i secoli, loro malgrado e intenzionalmente, guidati dalla magia che Parma possiede.
 Le scene sono ambientate nei Luoghi, e svolgono la doppia funzione di portare avanti
la storia narrata e di indurre nel Lettore l’emozione fisica e mentale che la Bellezza di Parma, dei suoi affreschi gloriosi, delle sue strade color dell’oro antico, delle sue Chiese ricamate di marmi e di mattoni rosati, ha suscitato in me.
 Non so se ci sono riuscita. 
Ma questa era l’intenzione.
 Se siete arrivati a leggere fin qui, è già un buon segno e un regalo vero per me.
 Ringrazio Gabriella Scarpa, donna di vera cultura e vera eleganza, e talento della Impresa, per avermi dato questa straordinaria opportunità, finora mai pensata da nessun Marchio: scrivere non la storia del brand, ma un vero romanzo che ne incarni l’essenza. Ringrazio Giovanni Gastel, amico carissimo e Artista potente, per la gioia di una ispirazione condivisa da subito e in sintonia assoluta. Lo ringrazio per quello che mi ha insegnato, durante questi mesi intensi e appassionanti.
Ringrazio il team di Electa, Virgina Ponciroli editor attentissimo, Stefano Peccatori, anima della Casa Editrice, Rossella Savio che ha corretto le bozze.
 Ringrazio il team di Acqua di Parma, che mi ha aiutato nel lavoro di organizzazione, Elena Galasso e Camilla Piersanti. 
Ringrazio Luisa Radice Fossati dello Studio Gastel, per le stesse ragioni e con amicizia. Ringrazio la Guida Professionista che mi ha mostrato Parma con competenza e passione, Elisabetta Ivaldi.
 E ringrazio l’Assessore alla Cultura di Parma Laura Maria Ferraris, che ha spalancato per me le porte dei Luoghi magnifici di questa città tutta da scoprire.
 E, last but not least, ringrazio Luigi Deciani, imprenditore molto impegnato ma sensibile al fascino della cultura, anche lui rapito dalla bellezza di Parma, che ha voluto dedicare un po’ del suo tempo a condividere conversazioni sul romanzo, offrendomi il contributo della sua intelligenza e della sua fantasia e la sua presenza amorosa al mio fianco. 
Ma vorrei aggiungere ancora tre nomi.
La mia cara zia, Contessa Elena Galeotti Grassi, nei suoi straordinari ottant’anni fitti di libri, di cultura, di allegria. 
E poi i miei figli, Tommaso e Ginevra Boralevi, due adulti meravigliosi che mi rendono fiera e mi stupiscono continuamente, e mi inondano del loro amore.
Dedico a Tommaso e a Ginevra questo romanzo, e vi aggiungo la cara Aurora che sposerà tra breve mio figlio.
Antonella Boralevi